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Come gli alberi trasformeranno 10 grandi città

Da grandi appassionati di viaggi siamo sempre pronti a incoraggiare chiunque a esplorare il mondo e le sue innumerevoli meraviglie. Sappiamo però che sono sempre più numerosi i viaggiatori “consapevoli”, attenti all’impatto ambientale generato dalle proprie scelte e preoccupati per la propria carbon footprint – la cosiddetta impronta di carbonio – parametro con cui si calcola ormai ogni attività umana. Abbiamo perciò voluto cercare di capire quali, tra le 10 grandi città più amate dai turisti, si stanno impegnando per contrastare i propri livelli di CO2 tramite l’aumento della popolazione di alberi. E come nei prossimi anni questa politica potrà trasformare visivamente il loro aspetto.

Le 10 città prese in esame sono quelle in cima alla classifica ‘Top 100 City Destinations Index’ stilata da EuroMonitor International; i dati sono stati quindi incrociati con quelli raccolti in City Carbon Footprints, per avere, in base alle emissioni annuali di CO2, il panorama di quali tra queste città hanno l’impronta di carbonio più alta.

La fase successiva dell’indagine ha previsto l’individuazione di quali città si distinguono per il loro impegno nel contrastare le emissioni di CO2 attraverso l’introduzione di un maggior numero di alberi nel proprio ecosistema; questo ci ha permesso di calcolare una stima della futura popolazione di alberi in ciascuna delle dieci città.

Le immagini riportate sotto presentano le città dapprima con il loro aspetto odierno, con le attuali emissioni di anidride carbonica, e poi come potrebbero apparire se l’impegno di aumentare il numero di alberi si concretizzasse e avesse un impatto positivo sui rispettivi ecosistemi.

In sintesi

  • Tra le 10 città prese in esame Monaco di Baviera risulta essere quella che si è assunta il maggiore impegno nel proposito di piantare nuovi alberi: secondo le stime dovrebbe superare il numero di oltre 10 milioni di di unità, nell’ambito della partecipazione al 3 Billion Trees Pledge, il piano internazionale che si è posto come obiettivo quello di piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030.
  • Delle città oggetto della nostra analisi 9 su 10 si sono impegnate a piantare 3 milioni di nuovi alberi per contrastare le proprie emissioni di  CO2.
  • In base alle previsioni Monaco di Baviera, Barcellona e Parigi sono le città che in futuro potranno vantare la maggior concentrazione di alberi per km2, il che le porterà in cima alla classifica delle città più “verdi” tra le 10 prese in considerazione.
  • Con un livello di 11 Mt CO2, è Amsterdam la città con l’impronta carbonica più bassa tra le 10 metropoli oggetto della nostra indagine.
  • New York risulta viceversa quella con la carbon footprint più alta tra le 10 città analizzate: 233.5 Mt CO2.
  • Servono mediamente 6 alberi per compensare 1 tonnellata di CO2.
  • 1 tonnellata di CO2 corrisponde alle emissioni medie per il volo di un passeggero da Parigi a New York, per 6000 km percorsi da un’automobile diesel o per la ricarica di 121.643 cellulari smartphone.

L’impegno delle più famose città turistiche nel combattere le emissioni di CO2

Per capire come le più importanti città meta di turismo stanno cercando di ridurre la propria impronta di carbonio, abbiamo analizzato i dati relativi agli attuali livelli di CO2 nelle 10 località in cima alla classifica ‘Top 100 City Destinations Index’ stilata da EuroMonitor International: i dati in questione sono stati ricavati dallo studio City Carbon Footprints condotto dall’Università di Scienza e Tecnologia della Norvegia. Ci siamo successivamente soffermati a considerare l’impegno che ciascuna di queste città si è assunta nel ridurre i propri livelli di CO2 attraverso la soluzione di piantare nuovi alberi.

Per calcolare il numero stimato di alberi per km2 abbiamo preso il numero attuale di alberi e lo abbiamo diviso per la superficie della città in km2. Abbiamo quindi applicato lo stesso metodo al numero di alberi che le singole città si sono impegnate a piantare, in modo da avere una proiezione di quanti saranno in futuro gli alberi per km2.

La tabella sotto riportata mostra, accanto a ogni città, il calcolo dell’attuale impronta di carbonio, il numero stimato di alberi presenti (totale e per km2), il numero di alberi che la città prevede di piantare per contrastare gli attuali livelli di CO2 e una previsione di quanti alberi per km2  potremo trovare in futuro in queste imperdibili mete turistiche. 

Quali sono dunque le città che mostrano il maggiore impegno nei confronti dell’ambiente? E quali invece dovrebbero fare qualcosa di più? Scopriamolo insieme. 

Le città impegnate contro le emissioni di CO2

Da un’analisi dei dati ricavati dalla classifica ‘Top 100 City Destinations Index’  di EuroMonitor International, dal sito di City Carbon Footprint e da altre fonti.

CittàStatoImpronta di carbonio
(Mt CO2)
Numero attuale di alberi in cittàNumero stimato di alberi per km2Numero di alberi che la città si è impegnata a piantareNumero futuro di alberi per km2
ParigiFrancia78484,0004.592,033.000.00033.055,03
DubaiEmirati Arabi Uniti110.84.500.0001.093,833.000.0001.823,04
AmsterdamPaesi Bassi11400,0001.823,993.000.00015.503,88
MadridSpagna43.4248,000410.39.003.000.0005.374,81
RomaItalia16.182,00064.21.003.000.0002.398,44
BerlinoGermania33.5431,000483.29.003.000.0003.847,28
New YorkUSA233.55.200.0006.634,353.000.00010.461,85
LondraRegno Unito998.421.0005.356,873.000.0007.265,27
MonacoGermania11.83.606.40711.607,3610.494.49245.384,29
BarcellonaSpagna26.11.400.00013.738,963.000.00043.179,59

L’aspetto attuale e futuro delle città

Parigi sta riducendo le emissioni di CO2

Al vertice della classifica ‘Top 100 City Destinations Index’ compilato da EuroMonitor International troviamo Parigi, in Francia, universalmente riconosciuta come una delle città più romantiche al mondo. Ma come se la cava la capitale francese quando si tratta delle emissioni di CO2 prodotte dalla sua frenetica attività? L’attuale impronta carbonica di Parigi risulta di 78 Mt CO2, con una popolazione di alberi stimata intorno alle 484.000 unità. 

La città si è ripromessa di piantare 3 milioni di nuovi alberi per compensare le proprie emissioni di anidride carbonica e, se riuscirà a mantenere fede a questo impegno, secondo i calcoli del nostro studio in futuro potrà vantare oltre 33 mila alberi (33.055,03) per km2. Questa cifra corrisponde a un aumento del 14% rispetto agli attuali 4.592,03 alberi per km2.

In certa misura questo incremento va considerato positivamente, tuttavia per poter neutralizzare le attuali emissioni di CO2 Parigi dovrebbe riuscire a piantare – sempre secondo i nostri calcoli – oltre 467 milioni (467.516.000) di nuovi alberi, corrispondenti a  una popolazione di 4.435.635,67 alberi per km2.

Dubai deve impegnarsi a piantare un maggior numero di alberi per compensare le proprie emissioni di CO2

Con una carbon footprint che al momento attuale risulta di 110.8 Mt CO2, Dubai, negli Emirati Arabi Uniti è una città che ha ancora molta strada da fare per contrastare le emissioni di carbonio e ridurre il proprio impatto ambientale.  

Secondo le stime gli alberi presenti a Dubai sono circa 4.500.000, ma la città si è impegnata a piantarne altri 3 milioni per ridurre l’attuale impronta di carbonio. 

Tale impegno sarebbe un primo passo nella riduzione dei livelli di CO2: il nostro studio ha rivelato che se Dubai riuscirà a mantenere la sua promessa in futuro potrà contare su una popolazione di quasi duemila alberi (1.823,04) per chilometro quadrato, con un incremento del 60% rispetto alla quota odierna (1.093,83 alberi per km2). Tuttavia in base ai nostri calcoli Dubai dovrebbe piantare oltre 660 milioni (660.300.000) di alberi per riuscire a compensare la sua impronta di carbonio: se così fosse il numero di alberi per km2 raggiungerebbe quota 160.500,73.

Ad Amsterdam il primato di città con la carbon footprint più bassa

Secondo la nostra ricerca è Amsterdam, nei Paesi Bassi la città con l’impronta di carbonio più bassa tra le 10 metropoli prese in esame: gli attuali livelli rilevati risultano infatti di 11 Mt CO2. 

Con una popolazione di alberi attualmente stimata a 400.000 unità e il progetto di piantarne altri 3 milioni, abbiamo calcolato che in futuro Amsterdam potrebbe arrivare a superare abbondantemente i quindicimila alberi per km2 (15.503,8). Se tali previsioni si avverassero l’incremento risulterebbe dell’11.76% rispetto agli attuali 1.823,99 alberi per km2 presenti in città .

La nostra indagine ha evidenziato che la città olandese dovrebbe piantare oltre 65 milioni  di alberi (65.600.000) per compensare completamente gli attuali livelli di CO2. La cifra può sembrare alta, ma è comunque la più bassa per quanto riguarda le 10 città oggetto del nostro studio: questa è un’ottima notizia sia per gli abitanti sia per i turisti che hanno intenzione di visitare Amsterdam. Con il raggiungimento di questo obiettivo il numero di alberi per km2 arriverebbe a 299.133,61.

Madrid si sta impegnando per ridurre la carbon footprint

L’impronta di carbonio di Madrid, capitale della Spagna, risulta attualmente di 43.4 Mt CO2, con una popolazione di alberi stimata intorno alle 248.000 unità. 

La città ha in programma di creare una “Foresta Metropolitana”, in modo da trasformare la biodiversità locale; il progetto prevede anche di piantare 3 milioni di nuovi alberi con l’obiettivo di ridurre i livelli di CO2: ciò porterebbe a un aumento del 7.64% nella popolazione degli alberi, che dagli attuali 410.39 per km2 passerebbero a oltre 5 mila  (5.374,81) per km2 .

Secondo i nostri calcoli sarebbe tuttavia necessario piantare oltre 260 milioni  di alberi (260.152.000), raggiungendo una cifra di 430.501,41 di alberi per  km2, per poter azzerare gli attuali livelli di CO2 della capitale spagnola.

Roma vuole lasciare al passato le emissioni di CO2

Roma, adorata tanto dai suoi abitanti quanto dai turisti e dagli amanti della storia antica, fa registrare un’impronta di carbonio di 16.1 Mt CO2. Il numero attuale degli alberi presenti sulla sua superficie urbana è stimato intorno alle 82.000 unità, ma la capitale d’Italia si è ripromessa di piantarne altri 3 milioni con l’obiettivo di ridurre i propri livelli di CO2, nell’ambito degli accordi per il clima stipulati tra le città del C40. Se questo impegno verrà rispettato, in futuro il numero di alberi per km2 supererà quota duemila (2.398,44), con un aumento del 2.66% rispetto agli attuali 63,81 per km2.

Il nostro studio ha evidenziato che Roma dovrebbe comunque piantare oltre 96 milioni di alberi (96.518.000), raggiungendo i 75.111, 28 alberi per km2 per riuscire a compensare gli attuali livelli di CO2. 

Il grande impegno di Berlino per combattere le emissioni in città

Berlino oltre che capitale è anche la più grande città della Germania, con una carbon footprint attuale di 33.5 Mt CO2. 

Secondo le stime conta oggi 431.000 alberi, ma si è impegnata a piantarne altri 3 milioni: questo la porterebbe in futuro ad avere una popolazione di quasi quattromila alberi (3.847,28) per km2, con un incremento del 12.56% rispetto agli attuali 483,29 per km2.

In base alla nostra analisi Berlino dovrebbe piantare oltre 200 milioni di alberi (200.569.000) per riuscire a compensare le sue emissioni di CO2: una tale massiccia introduzione di nuova vegetazione farebbe salire il numero di alberi per km2 a 224.903,57.

New York ha ancora molto da fare per ridurre la sua carbon footprint

Tra le 10 città prese in esame dal nostro studio New York risulta essere quella con l’impronta di carbonio più alta: 233.5 Mt CO2. Con tali livelli di emissioni il suo sforzo per compensarle è decisamente impegnativo.  

New York conta sulla sua superficie urbana una popolazione stimata di 5.200.000 alberi, ma, come le altre città della nostra classifica, si è impegnata a piantarne altri 3 milioni. Se riuscirà a tener fede a questa promessa in futuro potrà vantare oltre diecimila alberi per km2 (10.461,85), con un aumento del 63.41% rispetto agli attuali 6.634,35 per km2.

Questo sarà indubbiamente un passo nella giusta direzione, tuttavia la nostra indagine ha evidenziato che per poter compensare i livelli di CO2 in città New York dovrà fare molto di più; sarebbero infatti necessari oltre un miliardo di alberi (1.395.800.000) per neutralizzare l’attuale carbon footprint: tale incremento porterebbe il numero di alberi per km2 a quota 1.780.811,43.

Londra verso l’azzeramento della sua carbon footprint

Londra, la capitale inglese, è una grande metropoli che richiama milioni di turisti con le sue innumerevoli attrazioni. La sua attuale impronta di carbonio risulta essere di 99 Mt CO2, mentre la popolazione di alberi è stimata intorno a 8.421.000 unità, corrispondenti a 5.356,87 alberi per km2.

In quanto parte del progetto C40 Londra si è impegnata a piantare 3 milioni di nuovi alberi allo scopo di ridurre le attuali emissioni di CO2. Il raggiungimento di tale obiettivo porterebbe il numero degli alberi per km2 a oltre settemila (7.265,27), con un notevole incremento del 73.73% rispetto alle cifre odierne. 

In base ai nostri calcoli a Londra servirebbero comunque quasi 600 milioni di alberi (584.979.000) di alberi totali, ovvero 372.124,05  per km2, per riuscire a compensare le attuali emissioni metropolitane.

Il grande impegno di Monaco di Baviera per ridurre i livelli di CO2

Monaco, in Germania è seriamente impegnata nel contenere il proprio impatto ambientale riducendo la carbon footprint, che attualmente risulta di 11.8 Mt CO2. Il numero di alberi nel capoluogo bavarese sarebbe di 3.606.407 unità: la cifra è stata ricavata partendo dalle statistiche nazionali di Our World In Data, successivamente elaborate tenendo in considerazione la superficie urbana della città e la sua popolazione. Secondo questi calcoli si arriva approssimativamente a 11.607,36 alberi per km2.

Tra le 10 città prese in esame nel nostro studio Monaco è quella che si è assunta l’impegno maggiore, ripromettendosi di piantare oltre 10 milioni di nuovi alberi (10.494.492) nell’ambito degli sforzi del 3 Billion Trees Pledge, il progetto internazionale mirato a ridurre i livelli di CO2 sul nostro pianeta. Se riuscirà a mantenere fede al suo impegno, la città raggiungerà un patrimonio di 45.384,29 alberi per km2, con un aumento del 25.58% rispetto alla situazione attuale. 

In base ai nostri calcoli il numero di alberi di cui Monaco avrebbe bisogno per assorbire i livelli odierni di CO2 supera i 67 milioni (67.193.593), corrispondente a circa 216.265,19 alberi per km2, per cui gli sforzi in cui la città si è impegnata rappresentano un notevole passo verso la cosiddetta neutralità carbonica.

Barcellona è determinata a ridurre la sua impronta di carbonio

La carbon footprint di Barcellona, capitale della Catalogna e città cosmopolita, risulta attualmente di 26.1 Mt CO2. Secondo le stime la popolazione di alberi sul territorio urbano arriva oggi a circa 1.400.000 unità, corrispondenti a 13.738,96 alberi per km2.

Come le altre nove città che fanno parte della nostra “top 10”, anche Barcellona si è assunta l’impegno di piantare 3 milioni di alberi per compensare le proprie emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Se riuscirà a portare a compimento questo progetto in futuro potrà contare su oltre 43 mila alberi per km2, corrispondenti a un incremento del 31.82% rispetto alla situazione attuale. 

Tuttavia in base ai nostri calcoli la città spagnola dovrebbe piantare più di 155 milioni di  alberi (155.200.000), equivalenti a ben 1.523.061,83 unità per km2, per riuscire a neutralizzare le emissioni di CO2.

Di quanti alberi abbiamo bisogno? Stime e calcoli

Per capire se l’impegno che le singole città si sono assunte nell’incrementare la popolazione degli alberi presenti sul proprio territorio è davvero sufficiente a contrastare i livelli di CO2, abbiamo calcolato di quanti alberi ogni città avrebbe effettivamente bisogno per arrivare a compensare la carbon footprint, ossia a raggiungere la cosiddetta neutralità carbonica.  

Una ricerca condotta da Shipit rivela che sono mediamente necessari 6 alberi adulti per assorbire una tonnellata di CO2 nell’arco di un anno. Partendo da questi dati abbiamo calcolato quanti alberi sono necessari per neutralizzare le emissioni di CO2 in ciascuna delle città oggetto del nostro studio. Il livelli di CO2 indicati per le singole città sono misurati in milioni di tonnellate.

Abbiamo utilizzato dunque la formula (6 alberi x milioni di tonnellate di CO2 x 1 milione) per calcolare il numero stimato di alberi necessari in ciascuna città per contrastare i rispettivi livelli di CO2.

Per avere un’idea più chiara di cosa significano queste cifre in concreto, possiamo per esempio considerare che – come ci ricorda una ricerca condotta da Crown Oil – una tonnellata di CO2 è equivalente all’uso di 500 estintori a CO2, a un volo in mongolfiera da 500 m3, alle emissioni medie per il volo di un passeggero da Parigi a New York, a 6000 km percorsi da un’automobile diesel o alla ricarica di 121.643 cellulari smartphone.

In conclusione possiamo affermare che, anche se è vero che molte città si stanno impegnando seriamente per ridurre la propria impronta di carbonio, in realtà gli alberi da piantare per poter azzerare le emissioni di CO2 dovrebbero essere molti di più rispetto a quelli previsti e che queste azioni di riforestazione dovrebbero comunque andare di pari passo con altre iniziative volte allo stesso obiettivo di compensazione dell’impatto ambientale.

Cos’altro si può fare per contrastare la carbon footprint?

In questo studio ci siamo limitati ad analizzare l’impatto che l’introduzione di un maggior numero di alberi potrebbe avere sulla riduzione degli attuali livelli di CO2. Secondo gli esperti di City Carbon Footprints “Azioni locali nelle città e a livello di stato possono incidere in maniera significativa sulle emissioni a livello nazionale e globale.” 

Le emissioni dirette di una città, note anche come emissioni Scope 1, hanno origine all’interno del perimetro urbano e sono per esempio prodotte dagli stabilimenti, dalle automobili, dagli impianti di riscaldamento e dalle caldaie.

Noi abbiamo preso in considerazione l’impronta di carbonio complessiva di una città, quella che corrisponde alle emissioni Scope 3, che comprendono – come illustrano chiaramente dai dati riportati ancora una volta da City Carbon Footprints –  tutta la CO2, compresa quella indiretta, riconducibile alle attività e ai consumi cittadini, anche se le emissioni derivate dalla loro produzione avvengono altrove.

I risultati della nostra indagine rivelano che, sebbene si stiano portando avanti notevoli sforzi per introdurre nuovi alberi nelle città in questione, è necessaria un’azione ancora più incisiva per migliorare l’ecologia e compensare gli attuali livelli di CO2 a livello globale.  

Daniel Moran, ricercatore dell’Università di Scienza e Tecnologia della Norvegia ed esperto di economia ambientale, nonché co-creatore del sito City Carbon Footprints, fornisce alcuni consigli e indicazioni su quali azioni le città e i singoli individui potrebbero intraprendere per ridurre ulteriormente la propria impronta di carbonio.  

  • Riduzione massiccia delle emissioni e dell’utilizzo dell’energia da parte dell’amministrazione cittadina. Ciò significa ridurre l’impatto ambientale di tutti i servizi cittadini, delle costruzioni in appalto e degli edifici municipali, richiedendo materiali edili a basso contenuto di carbonio e cantieri a impatto zero.
  • Riduzione del consumo di carne, per esempio servendo minori quantità di carne bovina e solo di provenienza locale e allevata al pascolo in tutti i servizi gestiti a livello comunale.
  • Riduzione dei trasferimenti aerei, sostituendoli con tragitti ferroviari e prevedendo uno sviluppo a livello regionale, in un raggio raggiungibile da mezzi ad alimentazione elettrica.
  • Massima diffusione delle stazioni e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.
  • Eliminazione dei sistemi di riscaldamento e cottura a base di combustibili fossili.
  • Richiesta di certificati di Garanzia di Origine che attestino che l’energia proviene da fonti rinnovabili.
  • Applicazione di tecnologie CCS (Carbon Capture and Storage) alle principali fonti di emissioni di CO2 presenti sul territorio.

Metodologia

Abbiamo identificato le 10 città in cima alla classifica ‘Top 100 City Destinations Index’ compilata da EuroMonitor International, consultando poi i dati relativi alle emissioni annuali di CO2 riportati da Carbon Footprints, in modo da avere i livelli di emissione  aggiornati per ogni singola città. Abbiamo quindi indagato sull’impegno delle varie città nella grande sfida di cercare di azzerare il proprio impatto ambientale e l’impronta di carbonio piantando nuovi alberi. 

In questo modo siamo arrivati a identificare le città il cui impegno potrebbe avere il maggiore impatto sugli attuali livelli di CO2. 

Successivamente abbiamo diviso il numero totale di alberi presenti in ciascuna città per la sua superficie in km2, in modo da stabilire l’attuale numero di alberi per km2. Al numero totale di alberi abbiamo quindi aggiunto quelli che ogni città si è impegnata a piantare, dividendo nuovamente la somma per la superficie della città in km2: abbiamo così ottenuto una stima del potenziale numero di alberi per km2 su cui la città potrà contare in futuro mantenendo il proprio impegno. 

Partendo dalla ricerca di Shipit, in base alla quale risulta che sono mediamente necessari 6 alberi per compensare una tonnellata di CO2, abbiamo calcolato quanti alberi servirebbero per azzerare le emissioni di ciascuna delle 10 città oggetto del nostro studio. Considerando che i livelli di CO2 nelle città sono misurati in milioni di tonnellate, abbiamo utilizzato la formula (6 alberi x milioni di  tonnellate di CO2 x 1 milione) per calcolare il numero stimato di alberi necessari in ciascuna città per compensare i relativi livelli di CO2.

Le immagini sopra riportate sono state create per illustrare la situazione attuale delle singole città, con il numero di alberi e i livelli di CO2 odierni, e come il loro aspetto potrebbe invece trasformarsi se rispetteranno l’impegno di piantare gli alberi prestabiliti. Al di là della riduzione della carbon footprint, l’impatto ecologico di tale azione comporterà parallelamente un miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua. L’incremento della popolazione di alberi è stato calcolato sulla differenza percentuale tra il numero di alberi attuale e questo stesso numero sommato agli alberi che ogni città si è impegnata a piantare.

Anche altri fattori – per esempio l’introduzione di cambiamenti nei trasporti e nella produzione industriale e manifatturiera – potranno contribuire alla riduzione dei livelli di CO2. 

Fonti

  1. Top 100 City Destinations Index – https://go.euromonitor.com/rs/805-KOK-719/images/wpTop100CitiesIndex2021-v0.4.pdf
  2. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  3. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  4. Fusac – https://fusac.fr/trees-in-paris/
  5. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  6. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  7. Statista – https://www.statista.com/statistics/640599/dubai-numbers-of-trees-and-shrubs-in-green-areas/
  8. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  9. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  10. Dutch Amsterdam – https://www.dutchamsterdam.nl/127-amsterdam-trees
  11. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  12. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  13. Liabeny – https://www.liabeny.es/en/blog/espanol-madrid-2a-ciudad-del-mundo-en-espacios-verdes/
  14. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  15. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  16. Wanted In Rome – https://www.wantedinrome.com/news/the-trees-of-rome.html
  17. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  18. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  19. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  20. Berlin.de – https://www.berlin.de/sen/uvk/en/nature-and-green/urban-green-space/data-and-facts/city-trees/
  21. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  22. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  23. Million Trees NYC – https://www.milliontreesnyc.org/html/urban_forest/urban_forest_facts.shtml
  24. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  25. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  26. Urban Tree Cover –  https://urbantreecover.org/location/london/
  27. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  28. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  29. Our World In Data -estimates based on population and size of city  https://ourworldindata.org/grapher/number-of-trees-per-km
  30. European Commission – estimates based on population and size of city https://environment.ec.europa.eu/3-billion-trees_en
  31. European Commission – https://environment.ec.europa.eu/3-billion-trees_en
  32. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  33. Ajuntament Barcelona – https://ajuntament.barcelona.cat/ecologiaurbana/sites/default/files/Pla-director-arbrat-barcelona-ENG.pdf
  34. C40 Cities – https://www.c40.org/cities
  35. Top 100 City Destinations Index – https://go.euromonitor.com/rs/805-KOK-719/images/wpTop100CitiesIndex2021-v0.4.pdf
  36. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/
  37. Shipit – https://www.shipit.co.uk/blog/other-articles/cost-of-carbon
  38. Woodland Trust – Tackling Air Pollution with Trees – https://www.woodlandtrust.org.uk/trees-woods-and-wildlife/british-trees/tackling-air-pollution-with-trees/
  39. Woodland Trust – Planting Trees to Protect Water – https://www.woodlandtrust.org.uk/media/1818/planting-trees-to-protect-water.pdf
  40. City Carbon Footprints – https://www.citycarbonfootprints.info/

All data is correct as of July 2022.

This work is licensed under a Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License
Giacomo Piva

Giacomo Piva, CMO and Co-founder at Radical Storage Giacomo Piva has worked in the travel industry since 2008 across multiple niches including tourist transportation, luxury travel, and ecotourism. He now focuses on growing the global luggage network, Radical Storage, which is currently available in over 500 cities, in the likes of London, Paris, New York, and Rio de Janeiro. Giacomo has a bachelor's degree in Communication Science and an in-depth experience across travel marketing, especially in improving a brand’s digital presence within the industry.

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